Passeggiando nei dintorni

Siamo nel cuore della Regione che accoglie tre Parchi nazionali ed un Parco regionale. A tu per tu con un incantevole paesaggio: il Gran Sasso d`Italia con le sue cime superbe, la valle del fiume Aterno con i suoi altipiani, i suoi boschi, i suoi silenzi.

Una natura a volte dura, a volte delicata, che rievoca il sapore antico delle fiabe.

Siamo vicini ai centri storici del Comitatus aquilanus, veri tesori di storia, di cultura architettura ed urbanistica, di antiche tradizioni. Questi borghi, assieme alle rocche, ai castelli, ai monasteri, alle chiese, ci parlano di storia, di arte, di spiritualità, di civiltà millenarie, del sacrificio dell’uomo.
La cucina è semplice e forte, sapori della buona terra aquilana che appagano con la loro schiettezza e raccontano di tempi passati.

PIZZOLI (740 m. s.l.m.) – Il Comune – Circa il 50% del suo territorio ricade nel Parco Nazionale “Gran Sasso – Monti della Laga”. La sua origine deriva dall’incastellamento in epoca normanna (sec XII) di numerose “ville” . Da visitare il Castello Dragonetti de Torres, seicentesco, a pianta quadrata e torri angolari; la Chiesa di S. Stefano a Monte (sec. XIII-XIV) con una suggestiva facciata in pietra e affreschi dei secoli XV e XVI; le Chiese di Santa Maria e di San Lorenzo, dove sono conservati oggetti e croci processionali di arte orafa abruzzese.

SAN VITTORINO – Risalendo verso il borgo, nel cuore della chiesa romanica di San Michele, il visitatore scopre le catacombe dedicate a San Vittorino. Il cimitero sotterraneo si è sviluppato attorno alla tomba del Santo, risalente al V sec.; un’iscrizione ricorda che fu fatta edificare dal vescovo Quodvultdeus.

Un primo vano è databile all’epoca romana, con lacerti di muro in opera reticolata ed incerta. Negli altri ambienti sono stati ritrovati resti umani di cristiani che vollero essere sepolti vicino alla tomba del Santo.

AMITERNUM – A tre chilometri circa da Cavallari, si trovano le rovine di questa città dei Sabini che nel 293 a.C. fu conquistata da Roma. Il nome deriverebbe dal fiume Aterno che attraversava la città.
Fu una prefettura romana fino all’età augustea e successivamente, da quanto si evince dalle fonti epigrafiche, un municipio. Nell’anno 86 a.C. vi nacque Gaio Sallustio Crispo, famoso storico e politico dell’età di Cesare.

Tra i resti più importanti c’è l’anfiteatro (I secolo d.C.) costituito da 48 arcate su due piani, che si aprivano lungo il perimetro ancora oggi visibile, le cui gradinate potevano ospitare circa 6000 persone; accanto all’anfiteatro v’è un edificio di età tardo-romana con ambienti decorati a mosaico e affresco; il teatro, d’età augustea, visibile al km 9 della s.s. 80, ha una cavea con un diametro di 54 metri che sfrutta la pendenza della collina su cui sorge, le cui gradinate potevano ospitare fino a 2000 persone; sono inoltre conservati resti delle terme, di un acquedotto d’età augustea o tiberiana, varie iscrizioni oltre a materiale scultoreo e architettonico.